Ad inizio ottobre siamo riusciti a recuperare le vacanze che avevamo organizzato a marzo in Sicilia e rinviate a causa del Covid-19.
Siamo partiti il 1° di ottobre da Torino Caselle e siamo sbarcati a Catania Fontanarossa, già nell’approcciare la discesa verso l’aeroporto, l’Etna con la città ai suoi piedi, si è fatto vedere e ci ha salutato… “sbuffando”.
Una volta sistemati e recuperata l’auto presa a noleggio, il nostro itinerario si è mosso prima con una visita alla città di Catania e nei giorni successivi con l’escursione al cratere delll’Etna, l’itinerario degli Aci e Taormina e poi il passaggio a Siracusa, alla valle dell’Anapo con Noto per arrivare a Capo Passero, punta estrema della Sicilia.
Catania
Il centro storico di Catania è molto interessante e piuttosto piccolo, quindi visitabile egregiamente a piedi o con l’ausilio del classico “trenino”. Purtroppo molte chiese e palazzi erano chiusi per l’emergenza pandemia, però con un colpo di fortuna siamo riusciti a visitare lo stupendo Teatro Bellini.
Mi hanno colpito molto alcuni palazzi di piazza Duomo, la Cattedrale e Palazzo Chierici che hanno una colorazione grigio scura. Io pensavo che fossero “sporchi” e invece è la vernice con il “nero di lava”. Questa caratteristica e, tendenzialmente, un colore “grigio scuro” di molti palazzi, case e strutture, è tipico della città.
Da non perdere l’emozione mattutina del mercato della Pescheria con i mille odori, colori e suoni che al termine la sera, si trasformano in una “movida” con ristorantini e locali dove mangiare e bere in tranquillità.
L’Etna
L’Etna è… impressionante, da solo vale il viaggio.
Con l’auto si arriva ai 2000 metri del Rifugio Sapienza, ricostruito dopo l’eruzione del 2003 e con la funivia si sale ai 2500 metri. Da lì con gipponi Mercedes 4×4, si giunge fino a 2900 metri. Qui il vento fa da padrone in un panorama spettrale, dove pochi licheni rompono il grigio/nero della lava. Il panorama è magnifico.
Assieme ad una guida alpina, in piccoli gruppi, una breve escursione di 40 minuti a piedi permette di aggirare un conetto secondario oramai spento, ma sotto la superficie ancora caldo e di venire a conoscenza di tanti aspetti della vita e della storia del vulcano.
Da questa altezza la visione del cratere principale e di quello di nord-est in eruzione, con i suoi brontolii e borbottii, i pennacchi e gli sbuffi di fumo è magnifica. Sembrano ad un passo anche se occorrerebbero 5 ore andata e ritorno per poterci arrivare.
Tutto all’intorno la nera lava delle varie varie eruzioni precedenti che con mille forme diverse (sabbia, rocce, pietroline, …) scende a valle a perdita d’occhio.
La costa degli Aci e Taormina
da completare…
Siracusa
da completare…
Il barocco di Noto e Capo Passero
da completare…